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PIONIERI AMERICANI
Primi colonizzatori del territorio degli Stati Uniti. A loro si deve il processo di trasformazione della wilderness (cioè dei territori selvaggi) e della prateria in centri abitati e terre coltivate. Non è possibile considerare i pionieri come una categoria omogenea, in quanto il periodo di immigrazione, i paesi d'origine e le motivazioni furono disparati, persino all'interno dei singoli gruppi. Primi pionieri furono i coloni inglesi, ma anche fra le loro colonie esistevano vistose differenze, se non altro in ragione delle diverse confessioni religiose e provenienze geografiche. Le differenze rimasero significative nonostante l'indubbio effetto uniformatore della frontiera. In genere, come la categoria affine dei frontiersmen, i pionieri si lasciavano alle spalle situazioni economiche o politiche poco felici, erano mossi da spirito d'avventura o di calcolo che, non disgiunto da un saldo sostrato di ottimismo, li rendeva pronti ad affrontare i pericoli di un viaggio nell'ignoto. Potente era soprattutto il richiamo costituito da estensioni apparentemente illimitate di terreno coltivabile e quasi gratuito. Questo portò a identificare la figura del pioniere con quella del piccolo agricoltore indipendente, ma fra i pionieri non mancarono i mercanti e gli esponenti dell'industria e delle professioni, che intendevano piuttosto stabilirsi nei centri urbani neocostituiti. Lo stereotipo tramandato da cinema e letteratura è quello del pioniere che dopo anni di fatiche riesce alfine a coronare i suoi sogni. In realtà a molti successi corrisposero altrettanti fallimenti, e non di rado i coloni ebbero a fronteggiare nei nuovi territori avversità analoghe o peggiori di quelle dalle quali erano fuggiti. Ciò portò a situazioni di degrado e violenza e anche a numerosi ritorni ai luoghi di partenza. La vita di frontiera, profondamente condizionata dall'ambiente circostante, in abitazioni costruite coi materiali disponibili (spesso tronchi o zolle erbose), con una dieta scarsa o poco salubre, risultava particolarmente dura e faticosa per le categorie più deboli, e segnata dal timore di attacchi dei nativi. Si sviluppò però una forte coesione all'interno delle varie comunità, espressa nel lavoro comune, nel senso dell'ospitalità e della compagnia.
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